Cambiare il software gestionale della propria azienda rappresenta un passo delicato da affrontare e spesso pieno di incertezze.
Un’azienda piccola o grande che sia è paragonabile ad un corpo umano, ha una direzione generale (il cervello) che gestisce gli organi (i vari reparti) che a loro volta funzionano grazie alle cellule (personale). Seguendo queste similitudini possiamo riflettere sul fatto che durante la vita di un’azienda come quella di una persona ci sono fasi che richiedono dei cambiamenti, uno dei più significativi è proprio il software gestionale. In media la vita di un software gestionale è pari a 10 anni, passati i quali potrebbe non essere più adatto allo scopo per il quale era stato scelto.
Le nuove dinamiche di mercato, l‘ampliamento dell’azienda, il vecchio gestionale che diventa obsoleto (capita ancora di vedere gestionali a caratteri), la necessità di dare una sterzata decisa per puntare diretti agli obiettivi aziendali. Tutti questi fattori sono sintomi che devono far riflettere l’imprenditore e spingerlo a cambiare gestionale.
Una ERP studiata male risulta essere un vero e proprio freno per l’azienda stessa. E qui il cerchio si chiude, infatti l’acquisto e l’utizzo un gestionale ben fatto e completo è il miglior modo di tenere sotto controllo i parametri vitali della nostra azienda. L’informatica è cinica e diretta, senza influenze sentimentali, abbiamo davanti i grafici che meglio di chiunque ci mostrano come vanno le cose, noi possiamo solo essere più o meno bravi ad interpretare i dati.
Certo la scelta di cambio gestionale è sempre difficile da affrontare sia da parte dell’imprenditore che del team che dovrà utilizzarlo quotidianamente. L’individuazione del giusto gestionale deve essere preceduta da uno studio ed una ricerca mirata, dove tutti sono focalizzati su un unico obbiettivo: una vera e propria svolta per la gestione e l’efficienza della filiera produttiva.
Quando ci si trova davanti all’evoluzione della propria azienda, il cambio del gestionale è assolutamente necessario. Infatti basta decidere di produrre internamente un componente o viceversa farlo produrre per conto terzi, aprire delle filiali o entrare a far parte di un gruppo societario che il nostro gestionale potrebbe non combaciare più con gli obbiettivi aziendali.
Il mercato è in continua evoluzione e un’impresa che vuole stare al passo con i tempi e cavalcare l’onda ha il dovere di seguire le esigenze di chi alimenta la domanda e un imprenditore che si rispetti sa che i cambiamenti sono necessari a modellare la sua creatura al fine mantenerne integra la competitività.
Motivi per sostituire il proprio sistema gestionale
Di seguito vediamo i principali motivi per la sostituzione di un sistema ERP.
- l’attuale ERP in uso è obsoleto e lento;
- il sistema ERP non supporta le esigenze di business attuali;
- mancano alcune funzioni;
- non è modulare e quindi aggiornabile;
- costi operativi troppo alti;
- il sistema informativo ha disatteso le aspettative iniziali;
- necessità di avere un migliore controllo dei processi.
Come procedere
Il sistema gestionale è cuore ed apparato circolatorio di un’impresa, va tenuto sotto controllo e se ci si accorge che qualcosa non va come dovrebbe bisogna agire senza esitazioni e soprattutto senza risparmi, valutando in fase di cambiamento non solo il costo del software in se ma il TCO (total cost of owneship) che rappresenta il costo totale che comporterebbe non cambiare piuttosto che farlo.
È il caso di cambiare il software solo quando il miglioramento tecnologico è collegato ad un incremento delle funzionalità. Risulta una mossa conveniente e utile quella di passare ad un software di contabilità sviluppato, avanzato tecnologicamente e con un ricco set di funzionalità. Nel caso in cui si fosse indecisi tra più gestionali, fondamentale è provare una demo.