I regimi contabili per imprese

Gli individui e le aziende che effettuano una o più attività economiche devono per leggere tener conto delle scritture contabili. La Legge prevede l‘obbligo di registrare tutte le operazioni economiche, finanziarie oppure quelle amministrative che determinano sia le entrate che le uscite, oltre che i vari spostamenti di capitale. Non importa, dunque, che tipo di operazione viene svolta: se ha rilevanza economica, dev’essere registrata. Altrimenti l’azienda o l’individuo rischia d’incorrere in delle salate multe. Bisogna comunque sapere che esistono dei regimi fiscali particolarmente differenti.

Regime contabile: ma cos’è?

Andiamo però per gradi cercando di capire innanzitutto cos’è un regime contabile. Il regime contabile è quell’insieme d’istruzione e regole che le imprese o i liberi professionisti devono adottare per rispettare le norme legislativa e tener traccia della contabilità. In questo modo è possibile determinare non solo il reddito dell’attività svolta, ma anche le relative imposte, l’IVA e così via. Tener traccia delle operazioni di rilevanza economica svolte dall’azienda permette anche di capire qual è il regime contabile a cui appartiene l’azienda. Infatti, ci sono diversi regimi contabili, tra cui:

  • la contabilità ordinaria, per i liberi professionisti e le imprese;
  • la contabilità semplificata, sempre per i liberi professionisti e le imprese;
  • il regime forfettario, unicamente per i liberi professionisti.

Sia le scritture contabili che l’elenco dei registri obbligatori sono variabili in relazione al tipo del regime di contabilità che viene adottato dall’attività. L’esclusione è rappresentata dal regime forfettario aperto ai liberi professionisti, che sono esonerati dall’obbligo di tenere le scritture contabili. Questi devono unicamente conservare tutte le proprie fatture, sia quelle emesse che quelle ricevute. Difatti, il regime forfettario rappresenta un’ulteriore semplificazione per le cosiddette micro attività.

La questione è diversa per la contabilità semplificata e quella ordinaria.

Contabilità ordinaria: cos’è

Il primo regime contabile per le imprese è quello della contabilità ordinaria. Si tratta di un sistema contabile obbligatorio per legge per alcune imprese situate in Italia. Il regime in sé punta a definire le varie regole di contabilità per quelle aziende il cui fatturato annuo supera un certo valore. Tutti questi obblighi sono previsti al fine dell’accertamento fiscale, nonché del calcolo delle imposte e dell’IVA. Questo è anche il regime contabile maggiormente diffuso e adottato dalle grandi e medie aziende.

Contabilità semplificata: cos’è

Per le aziende più piccole, quelle che non arrivano a superare il limite di fatturato annuo imposto dalla Legge, esiste il regime di contabilità semplificata. Come dice anche il nome, grazie a questo regime molti degli obblighi della contabilità ordinaria vengono meno; altri, invece, vengono semplificati. In questo modo si cerca di dare alle aziende in questione un modo per crescere e svilupparsi senza essere schiacciate dagli obbligati al settore fiscale.

A seconda dell’andamento aziendale, è possibile eseguire il passaggio dalla contabilità semplificata a quella ordinaria. Si può adottare l’uno o l’altro regime senza fornire alcuna comunicazione preventiva agli enti di controllo. Il passaggio dal regime ordinario a quello semplificato, però, non è così semplice da effettuare e necessita una preventiva comunicazione.

Related posts

Leave your comment Required fields are marked *